Cos’è la Leishmaniosi?

La Leishmaniosi è una malattia parassitaria causata da un protozoo, LEISHMANIA, trasmesso attraverso la puntura di un pappatacio (anche detto flebotomo) infetto.

In Italia la leishmaniosi umana e canina è presente da tempo nelle zone centro-meridionali, ma negli ultimi decenni si è diffusa anche al centro nord, Emilia Romagna compresa, dove l’area più colpita è quella collinare e pedecollinare a sud della via Emilia.

Ma che cos’è il PAPPATACIO o FLEBOTOMO?

Flebotomo letteralmente significa “tagliatore di vene”, noto anche come pappatacio (“pappa e tace”) perché il suo volo è silenzioso. Sono insetti di piccole dimensioni, 2-4 mm, circa un terzo più piccoli delle zanzare. Il loro volo è crepuscolare/notturno, mentre durante il giorno si rifugiano in luoghi freschi come abitazioni, stalle, cantine, grotte, fessure nei muri, crepe del terreno, oppure cespugli, cavità di alberi, nidi di uccelli e roditori.

Per ostacolare la diffusione dei pappataci, che depongono le loro uova in luoghi bui e umidi, ma privi di acqua e dalle quali si schiudono delle forme larvali che si nutrono di sostanze organiche in decomposizione, è opportuno mantenere puliti i giardini mediante la raccolta di foglie e lo sfalcio di erba dove i pappataci trovano riparo e compiono il loro ciclo.

Vivono prevalentemente tra i 200 e gli 800 mt sul livello del mare, ma negli ultimi anni sono stati segnalati anche in pianura. Solo le femmine sono ematofaghe, cioè succhiano il sangue e quindi possono trasmettere la malattia.

Quando fare prevenzione per la Leishmaniosi?

La protezione dalla puntura dei pappataci va effettuata nel periodo da maggio a ottobre, stagione durante la quale i pappataci sono in attività, soprattutto nelle ore serali, notturne e di primo mattino, quindi zanzariere a maglia molto fitta, insetticidi e diffusori negli ambienti interni e repellenti cutanei possono essere utili per proteggere persone ed animali.

L’utilizzo di collari repellenti (se insetticidi è ancora meglio) o di fialette spot on, è molto importante nel cane per evitare che venga punto e che quindi possa essere infettato. Anche sui cani infetti, che siano o meno in terapia, è INDISPENSABILE l’utilizzo dei presidi, onde evitare la diffusione della malattia.

La leishmaniosi nel cane è una malattia che può avere un decorso molto grave se non diagnosticata precocemente e trattata con terapie adeguate, il cane non guarisce completamente e può essere quindi soggetto a ricadute. Poiché la malattia può non manifestarsi per anni è importante effettuare controlli periodici, il cane infetto costituisce il serbatoio della malattia, quindi il pappatacio che lo punge è poi in grado di trasmettere la malattia ad altri cani e all’uomo.

Trasmissione del parassita

Il parassita si trasmette attraverso la puntura di pappataci infetti, LA TRASMISSIONE NON AVVIENE MAI PER CONTATTO DIRETTO tra persona e persona, tra CANE e CANE, o TRA CANE E PERSONA.  I proprietari dei cani devono tuttavia controllare la salute del proprio cane onde evitare la diffusione della malattia.

Mentre per le persone non è disponibile un vaccino, per il cane invece da qualche tempo è possibile effettuare una profilassi vaccinale che, associata all’utilizzo dei repellenti, diminuisce sensibilmente il rischio di sviluppo della malattia.

Il primo vaccino è approdato in Europa nel 2011, e nel 2016 un secondo vaccino ottenuto con metodiche differenti è stato commercializzato. Entrambi questi vaccini possono essere somministrati ad animali siero negativi e di età superiore ai 6 mesi. Entrambi non prevengono l’infezione ma agiscono sulla progressione della malattia nel caso il cane venga punto dal vettore infetto, e riducono la probabilità di sviluppo di segni clinici. Entrambi i vaccini danno una copertura di circa il 70%, quindi devono essere associati a repellenti o insetticidi: l’azione sinergica aumenta sensibilmente la protezione nei confronti della malattia.